È uno strumento "tecnico" nel senso che si limita a disciplinare gli aspetti tecnico-estetici, igienico-sanitari, di sicurezza e vivibilità degli immobili e delle loro pertinenze. Il regolamento edilizio, in particolare, definisce i parametri edilizi ed il loro criterio di misurazione, le regole per la presentazione delle istanze di permesso di costruire o per il deposito della denuncia di inizio attività, quelle per la composizione ed il funzionamento della commissione edilizia, ecc. È quindi uno strumento che si integra con il Regolamento Urvbanistico o il Piano strutturale i quali si occupano invece degli aspetti previsionali (destinazioni d'uso ammesse, volumetrie consentite, ecc.), poiché definisce i parametri tecnici con i quali concretizzare tali previsioni. Con l'evolversi della disciplina urbanistica, però, si assiste oggi ad un progressivo passaggio delle regole "tecniche" del regolamento edilizio alle norme di attuazione del regolamento urbanistico tanto che il primo, in molti casi, è rimasto essenzialmente un compendio di regole procedurali. Il trasferimento della materia urbanistica alle Regioni, inoltre, ha prodotto una variata articolazione di questi strumenti che presentano sostanziali differenze, anche dal punto di vista terminologico.