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Dall'8 marzo 2025 "Voci di Donne" al Museo di Casa Giusti

Dall'8 marzo 2025 "Voci di Donne" al Museo di Casa Giusti

"Voci di donne" - III edizione al Museo Nazionale di Casa Giusti, in collaborazione con il Comune di Monsummano e l’Associazione Amici di Casa Giusti, con la partecipazione dell’Associazione Culturale e Teatrale Progetto IDRA.
Donne e Scienza, questo sarà l’ambito percorso e raccontato nelle tante esperienze delle protagoniste presentate, ancora una volta rintracciate dai capitoli nascosti nella Storia. La storia della scienza e della tecnologia è sempre stata richiamata da narrazioni al maschile trascurando o minimizzando il ruolo fondamentale delle donne. Eppure nel corso dei secoli, numerose donne hanno lasciato un’impronta indelebile nell’ambito della ricerca scientifica, con il loro contributo straordinario, le scoperte rivoluzionarie, la determinazione e la loro resilienza di fronte alle sfide e alle ingiustizie, affrontando ostacoli significativi nel raggiungere il riconoscimento e la visibilità che meritavano.
Le voci narranti che si succederanno in questi incontri esploreranno le vite e le realizzazioni di quattro protagoniste vissute in diversi contesti storici.

Inizieremo con la conoscenza di una “costellazione” di donne che hanno offerto contributi importanti nella ricerca astronomica e difeso il valore della parità di genere anche in ambito scientifico, e così ascolteremo le voci di Margherita Sarrocchi, corrispondente di Galileo, di Émilie du Châtelet e Mary Somerville, che si sono dedicate alla meccanica celeste, insieme ad altre, che seguendo il modello di Henrietta Leavitt, ci hanno rivelato una nuova immagine dell’universo, plasmando le nuove conoscenze nel mondo moderno. E poi Marianna Paulucci Panciatichi Ximenes, paleontologa, botanica, ornitologa, ma soprattutto malacologa, vissuta nella Firenze del XIX secolo in contatto con i circoli intellettuali europei più influenti, che seppe incarnare l’ideale della scienziata completa, capace di coniugare eleganza, profondità intellettuale e rigore scientifico.

Ci avventureremo nella Salerno del XI secolo per conoscere Trotula De Ruggiero la prima medica d’Europa, o meglio la prima ginecologa che curava e insegnava sanatrix e magistra, terapeuta e docente, incaricata dell’onore di trasmettere il sapere, pioniera in campo di prevenzione e igiene, e del rapporto con le pazienti. Infine ascolteremo Ipazia di Alessandria, matematica, astronoma e filosofa greca.. “Ottenne tali successi nella letteratura e nella scienza da superare di gran lunga tutti i filosofi del suo tempo. Provenendo dalla scuola di Platone e di Plotino, lei spiegò i principi della filosofia ai suoi uditori, molti dei quali venivano da lontano per ascoltare le sue lezioni”. La sua vita, le sue scelte, la tragica morte.

Attraverso i racconti si apriranno riflessioni sulle sfide ancora presenti nel mondo accademico e nella società, nel riconoscere pienamente il valore delle donne nel progresso scientifico e tecnologico.
Gli incontri saranno accompagnati da letture di testi e poesie a cura degli allievi dell’Associazione Culturale e Teatrale Progetto IDRA.

Programma:

Sabato 8 marzo ore 16,00
Natacha Fabbri
Verso il cielo della parità. Donne e astronomia

La conversazione ci accompagnerà in un percorso su come le donne hanno osservato, descritto e studiato il cielo, come sono state rappresentate sulla volta celeste sotto forma di costellazioni e di muse, ma anche in quale modo hanno trasformato il cielo in uno strumento per rivendicare l’eguaglianza intellettuale e il loro diritto a ricevere una educazione scientifica paritetica a quella maschile. Osserveremo un cielo che ci parla di donne che hanno esplorato la Luna e le novità celesti con il telescopio già nel primo Seicento e si sono scontrate contro pregiudizi misogini, opere di denigrazione ed esclusione.

Natacha Fabbri. È dottore di ricerca in filosofia (Scuola Normale Superiore di Pisa), insegna Storia della scienza all’Università degli Studi di Siena ed è responsabile di progetti di ricerca presso il Museo Galileo. È coordinatrice scientifica della sezione “La Scienza” per l’Ecosistema digitale della cultura della Regione Toscana. È stata ideatrice e co-curatrice della mostra Donne del cielo: da muse a scienziate (Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, 8 marzo – 8 giugno 2024). Le sue ricerche riguardano inoltre i rapporti tra musica e scienza, la filosofia e la storia della scienza del Rinascimento e dell’età moderna. Tra le sue monografie: Profili di donne sulla Luna. Riflessi di scienza, filosofia e letteratura (Pisa, Edizioni della Normale, 2022).

Venerdi 14 marzo ore 16,00
Stefania Lotti
Gusci, penne e foglie: gli studi naturalistici di Marianna Panciatichi Ximenes d’Aragona Paulucci

Figlia del marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, Marianna nacque a Firenze nel 1835 e crebbe alimentando le sue passioni per le scienze naturali. Attenta Osservatrice del territorio, si adoperò in prima persona in ricerche e sopralluoghi “sul campo”, muovendosi tra le numerose avite tenute di famiglia, tra cui il parco del Castello di Sammezzano, e varie località anche estere. Il temperamento deciso, la meticolosità e la profonda determinazione nel condurre i suoi studi, le permisero di diventare una straordinaria esperta in malacologia e in altre discipline naturalistiche, affermandosi nel dibattito scientifico del tempo, allora declinato esclusivamente al maschile.

Stefania Lotti. Laureata in Scienze Biologiche, è curatrice presso il Museo della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze dove si occupa, dal 1998, di conservazione e valorizzazione delle collezioni di scienze naturali e di prodotti manifatturieri, derivate dall’ottocentesco Istituto Tecnico Toscano. Tra i suoi primi studi realizzati su questo patrimonio, figura quello relativo all’Erbario di Marianna Panciatichi Paulucci, i cui risultati furono presentati in occasione della prima giornata di studio dedicata a questa scienziata.

Domenica 23 marzo ore 16,00
Paola Presciuttini
Trotula, quasi magistra

La storia, la vita e le opere di Trotula de Ruggiero sono rimaste sepolte per un millennio. Eppure stiamo parlando della prima donna Medico che si ricordi. Nata nel seno della Scuola Salernitana, erede della sapienza delle Mulieres Salernitane ha esercitato la medicina, ne ha scritto e l'ha insegnata. Dalle poche fonti rimaste è nato il romanzo Trotula che racconta la sua vita tra realtà e fantasia dell'autrice.

Paola Presciuttini. E’ nata a Firenze nel 1970. Ama definirsi una Cantastorie. Ha studiato Lettere e Filosofia. E' stata allieva e ha poi collaborato con Dacia Maraini. Dal 1994 pubblica romanzi e racconti per vari editori nazionali. Ha scritto per il teatro e la pubblicità. La mannaia. Il macello della peste, ed. Meridiano Zero, 2017, romanzo ambientato durante la peste del 1348. Nel suo romanzo più letto e premiato Trotula, ed. Meridiano Zero, 2014, frutto di lunghi anni di studio, ricerca e passione, scrittura evocativa e affresco storico sono perfettamente intrecciati. Insegna da trent'anni anni Scrittura Creativa.

Sabato 29 marzo ore 16,00
Caterina Ranieri
Ipazia d’Alessandria: crepuscolo di un mondo che muore o alba di un futuro che fiorisce e lentamente avanza?

Ipazia, matematica, astronoma, filosofa. Nata tra il 355 e il 370, morta il 475, figlia del matematico Teone, capo della scuola neoplatonica di Alessandria. Le sue teorie e le sue scoperte la resero famosa nel suo tempo e nei secoli successivi, anche per la tragica morte inflitta da una folla di fanatici cristiani. Amata dai filosofi illuministi, da Leopardi, protagonista di una delle 'città invisibili' di Calvino, le sono stati dedicati saggi e studi in epoche diverse. A lei si sono ispirati anche musicisti.

Caterina Ranieri. Già docente di Storia e Filosofia, studiosa e ricercatrice. Ha pubblicato saggi su riviste e volumi di critica letteraria, storica e filosofica. Scritti in onore di Enzo Misefari, Dipartimento di Storia moderna e contemporanea. Università di Messina, ed.Pellegrini, 1992; Onirico e dionisiaco in Cesare Pavese, in “Sotto il gelo dell'acqua c'è l'erba. Omaggio a Cesare Pavese”, ed. Dell'orso, Università di Torino, 2001; Semata, in "Terra e scrittura', ed. Paideia, Firenze, anno 2003; In ricordo di Giuseppina: “la cerimonia del pane”, in AA.VV. Ci sia concesso il dono, Paideia, Firenze, 2018. Ha partecipato ai lavori per i nuovi studi riferiti all’opera e all’impegno politico di Giuseppe Giusti in occasione della celebrazione del bicentenario della sua nascita.

Ingresso libero (non è necessaria la prenotazione)

Museo Nazionale di Casa Giusti
Viale V. Martini, 18, 51015 Monsummano Terme PT
Telefono: 0572 950960
drm-tos.casagiusti@cultura.gov.it

Comune di Monsummano Terme
Piazza IV Novembre 75 h
Assessorato alla Cultura
Tel. 0572 959228
cultura@comune.monsummano-terme.pt.it

Allegato voci_di_donne_2025_per_bacheca.pdf (67,07 KB)