La dimora di Monsummano in cui Giuseppe Giusti nasce il 13.5.1809 e trascorre i primissimi anni dell'infanzia.
Venne costruita tra il 1791 e il 1793 per iniziativa del nonno paterno del poeta, Giuseppe, agiato possidente nonchè personaggio politicamente influente presso il governo di Pietro Leopoldo.
Ispirata nei volumi e nell'impaginato esterno a un gusto genericamente tardo-rococò, stemperato entro una sobria scansione tipica della tradizione toscana, essa mostra, nell'evidenza decorativa dello stemma di famiglia che sormonta il balcone al centro della facciata, l'intento di costruire una dimora adeguata alla posizione di preminenza sociale della casata nell'ambito cittadino e alla recente dignità nobiliare ad essa conferita.
Ai criteri di decoro e rappresentatività borghese consoni alla famiglia si ispira la decorazione murale degli interni, in cui si sviluppano temi convenienti all'uso dei vari ambienti della casa: i paesaggi ideali inquadrati entro un finto loggiato nella sala d'ingresso al pian terreno, i soggetti mitologici e le decorazioni a grottesche, con dovizia di festoni di fiori e frutta, nei vari saloni di ricevimento, i temi sacri della stanza adibita a preghiera e dell'alcova, le "vedute" agresti dei salottini e delle anticamere.
Acquisita dallo Stato nel 1972 e restaurata, Casa Giusti è oggi adibita a museo.